Escursione del 6 ottobre 2024
Mattinata autunnale di ottobre con 20° C e poche nuvole, che mi incoraggiano verso un percorso pianificato da qualche mese, e che in 40 km abbraccia buona parte dei monti trebulani collocati più a est.
Dopo aver attraversato Liberi raggiungo le località Cerreta ed Espignole (fraz. di Castel di Sasso), dove vedo a malincuore i danni provocati alla vegetazione dall’incendio di questa estate. Più giù si apre la vista verso il borgo Sasso, stavolta inquadrato lateralmente e sovrastato da Friento.
Pedalando ancora verso est guardo le spalle del Monte Santa Croce (o Monte Verna, 580 mt.) per poi giungere al borgo arroccato di Villa Santa Croce, che offre silenzi e panorami verdeggianti.
Proseguo perdendo quota, e mentre villette con giardini rigogliosi e fioriti, aziende agricole e masserie si dissolvono rapidamente, giungo al bivio di Scalzatoio (fraz. di Piana di Monte Verna): questo punto strategico più alto mi consente di affacciarmi su un tratto della valle del Volturno.
Giunto all’imbocco di Caiazzo tramite via Selvetelle, inizio il ritorno su via Papari, una sterrata bianca che mi porta fino a Piana di Monte Verna.
Superato il paese vado verso ovest percorrendo la provinciale 182 di collegamento con Strangolagalli, costeggiando Monte Maiulo (500 mt., sul cui fianco è sita la cava), dove stamane il silenzio è rotto solo dal suono delle ruote. Non ho resistito a fare un selfie per catturare questo istante di quiete!
E alla fine, è proprio nei dettagli che la natura sa ricaricare l’anima, nei momenti in cui la fatica e la bellezza si intrecciano e il panorama ripaga!
Riepilogo attività Komoot
Video Relive